Autonomia differenziata, Bcc Mediocrati fa le carte al futuro della Calabria

Analisi e riflessioni, quanto mai d'attualità, nella presentazione del 19esimo rapporto sull'economia regionale

Apoteosi (pericolosa) dell’egoismo socioeconomico della parte del Paese che genera più fatture oppure, al contrario, occasione da non perdere perché in “contropiede”? O magari ancora una brillante, purché sfruttata bene, via di mezzo?
L’autonomia differenziata alle latitudini di Calabria, a ben vedere, è tutta qui. Non tanto nelle movenze del potere solo politico quanto, nel suo insieme, in quello economico finanziario che ne deve soppesare gli effetti.
Bcc Mediocrati ha quanto mai azzeccato la versione del 19esimo rapporto sull’economia regionale che è in programma, come presentazione, il 27 novembre a Rende, sede della direzione generale. “Autonomia differenziata, la Calabria del futuro: analisi e riflessioni” il titolo del rapporto che “sposa” in forma temporale alla perfezione dibattito e attualità.
È il presidente della Bcc Mediocrati Nicola Paldino, l’ultimo e forse unico “banchiere di Calabria”, ad introdurre il rapporto. Di impegno e rilievo il parterre con la presentazione del rapporto stesso affidata a Raffaele Rio e a Demoskopica.
Al tavolo il direttore di Bankitalia Calabria, Marcello Malamisura. Il vicepresidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini. Christian Ferrari, segretario generale Cgil con delega alle riforme. Alessandro Azzi, presidente Abi Lombardia e della federazione Bcc lombarde. Rosario Varì, assessore regionale allo Sviluppo economico e Wanda Ferro, sottosegretario agli Interni.