La cura dell’ambiente, il rispetto dell’ecosistema, lo sviluppo sostenibile e le nuove filosofie green hanno senz’altro recentemente contagiato un numero sempre maggiore di persone. Nonostante ciò a livello di regioni “riciclone” la Calabria è sempre stata fanalino di coda e sebbene si sia potuto registrare negli ultimi anni qualche lieve miglioramento nella progettazione della raccolta differenziata, restano rilevanti i problemi relativi alla gestione di rifiuti con frequenti congestioni nelle discariche dovuti soprattutto alla scarsa diffusione della cultura del riciclo (il business della “monnezza” smuove purtroppo interessi milionari e risveglia gli appetiti delle mafie locali). Tuttavia recentemente la sensibilità dell’amministrazione pubblica di pari passo con quella dei cittadini sta lentamente cambiando. A dimostrazione di ciò il successo di varie iniziative dedicate all’educazione civica sui rifiuti come “Ricicla Estate” sostenuta da Legambiente in collaborazione con il Conai. Da non sottovalutare anche i freschissimi dati relativi al 2018 sulle vendite di auto ibride ed elettriche, pubblicati dal Centro studi di AutoScout24 su base dati Aci, che hanno confermato un’importante inversione di tendenza a livello regionale visto che si è assistito ad una rilevante crescita del +42,2 sul “mercato ecogreen” delle automobili.
La Calabria prova dunque a tenere il passo con i tempi visto anche il recente risveglio ambientalista che ha travolto il mondo intero e soprattutto la nostra penisola con l’arrivo di Greta Thunberg a Roma in occasione della giornata mondiale della terra. In tema di riciclo e biologico alcune eccellenze sul territorio fanno ben sperare come Cangiari, l’azienda della locride che ha sviluppato un’etichetta di moda etica fondata dal consorzio Sociale Goel. Questo marchio, guidato da Vincenzo Linarello, scommette sulla sostenibilità avendo recuperato l’antica tradizione della tessitura calabrese utilizzando materiali ecologici, non solo canapa, cotone biologico e pelli ma anche fibre organiche all’avanguardia come l’Orange Fiber, derivata totalmente dalle bucce di agrumi che venendo a contatto con la pelle rilasciano nell’organismo vitamina C. La maison di moda Ferragamo ha creduto nel progetto diventando partner commerciale di Cangiari e investendo ingenti capitali per la sponsorizzazione e lo sviluppo dei suoi prodotti.
Altro esempio virtuoso è la cosentina Omnia Energia, azienda specializzata nell’efficienza energetica e nella vendita di energia elettrica e gas. Nel 2013 l’azienda, guidata dal vulcanico ingegnere di Taurianova Vincenzo D’Agostino, è stata capace di aggiudicarsi il primo posto nel prestigioso Sustainable Urban Building Contest di Hannover soffiando il primato a francesi, tedeschi e svedesi (prima azienda italiana a riuscirci). Nell’area industriale di Cosenza la sede dell’Omnia Energia ha un’impatto ridottissimo sull’ambiente consumando il 70% in meno dell’energia grazie ad un sistema di alberi a fusto alto e pareti inclinate, lampade che regolano la luminosità in base alla luce esterna, sistemi intelligenti di ricambi d’aria, cappotti termici sulle pareti ed altre innovazioni che hanno messo Cosenza al centro della rinascita green della regione. Non è un caso che proprio a livello regionale da queste parti sia sorta la prima stazione di servizio per le auto elettriche e che sempre nell’area tra Cosenza e Rende sia sorta una piccola Silicon Valley, un’eccellenza del Paese, con centri di ricerca e start up dedicate allo sviluppo tecnologico non solo eco-green.
Anche a livello turistico la Calabria che a livello paesaggistico tra mare cristallino, foreste incontaminate, borghi antichi e tradizioni gastronomiche e folkloriche in Italia vanta davvero pochi rivali, sta cercando di gettare solide fondamenta per un turismo responsabile e sostenibile.
Una delle realtà senz’altro più virtuose in questo campo è Jacurso da Vivere e Imparare. In questo paesino di 600 anime in provincia di Catanzaro l’intera comunità locale partecipa nell’organizzazione del tessuto turistico con corsi di cucina, visite guidate ed escursioni che promettono un’esperienza originale e autentica. Tra rispetto dell’ambiente e assorbimento degli usi e costumi locali il turista impara a conoscere la Calabria e viene sensibilizzato sulla salvaguardia delle tradizioni locali che s’intrecciano con il substrato territoriale dove le antiche tradizione contadine radicano con il territorio la popolazione. Un’iniziativa verde nel pieno rispetto dell’ambiente che preserva il paese dall’inesorabile morsa della globalizzazione.