Sarebbero più di 5 gli indagati dalla commissione interna dell’Annunziata per presunta truffa ai danni dell’azienda ospedaliera e dello Stato. L’ipotesi è quella di aver taroccato e gonfiato gli stipendi di almeno 5 dipendenti dell’amministrazione attraverso l’intromissione nel sistema informatico ma si starebbe valutando anche la posizione di altri dipendenti e quella di un consigliere comunale di Cosenza.
Si muove anche, ovviamente, la procura di Cosenza che ha delegato la guardia di Finanza per i primi accertamenti.
L’indagine interna è stata sollecitata (non è dato sapere se per genesi o per inevitabile conseguenza) direttamente dal commissario Vitaliano de Salazar. La commissione disciplinare, presieduta da Gianfranco Scarpelli, si è riunita per esaminare le posizioni dei cinque dipendenti beneficiari di emolumenti teoricamente non dovuti per complessivi 240.000 euro. I finanzieri del comando di Cosenza, coordinati dal colonnello Giuseppe Dell’Anna, stanno esaminando tutti gli atti e riscontrando gli accessi al sistema amministrativo che avrebbero consentito di “truccare” gli stipendi. L’accesso al sistema sarebbe avvenuto utilizzando la password di un dipendente. I finanzieri e il personale dell’Azienda avrebbero ricostruito tutti i passaggi.
La procura ha già aperto un fascicolo di inchiesta procedendo probabilmente alle prime iscrizioni sul registro degli indagati. Le ipotesi di reato su cui starebbe lavorando la magistratura inquirente sono truffa ai danni dello Stato (per tramite dei fondi destinati all’Annunziata) e appropriazione indebita. Il riserbo ovviamente è totale ma il grande sospetto, per il momento per lo più stratificato in commissione interna, è che la faccenda sia piuttosto complessa e che abbia potuto beneficiare di diverse connivenze.
Presunta truffa all’Annunziata, nel mirino altri dipendenti e un consigliere comunale
Stipendi gonfiati, sarebbero più di 5 gli indagati dalla commissione interna dell'ospedale. Si muove anche la procura di Cosenza