Facciamo nostro l’accorato appello dei docenti delle storiche scuole di Rende Cosentino-Todaro perché ne condividiamo timori, preoccupazioni e conseguenze di quella che si prospetta come l’ennesima beffa a danno della nostra città. Ma le alternative ci sono e sono quasi naturalmente tracciate. Le scuole di Rende, infatti, possono e devono rimanere “rendesi” perché le norme (e le stesse linee guida regionali) prevedono “… per un più efficace esercizio del diritto allo studio, gli interventi di riequilibrio della rete scolastica, devono prevedere preferibilmente accorpamenti tra istituzioni scolastiche appartenenti
al medesimo Comune …”. Non resta che appellarci a tutte le Istituzioni, quella municipale oggi in amministrazione commissariale, alle forze sociali e politiche del nostro comune già aggredito e saccheggiato con il rischio concreto che si cancellino storie di conquiste e successi uniche in terra di Calabria. Il pensiero, per analogia, va ovviamente all’imposizione per legge della fusione di Rende per incorporazione a Cosenza.
RendeSì – Movimento politico-culturale