In principio fu (più o meno) epurazione. Ordine. Messa a punto. Come minimo 《individuazione delle responsabilità》, il virgolettato è d’autore. Siamo alla prima di De Salazar in conferenza stampa da commissario dell’hub dell’Annunziata di Cosenza. Il “nuovo” corso (?). La “rivoluzione”, si fa per dire ovviamente. Con l’ingresso nell’arena con le mani nel forno: pronto soccorso, anestesia e rianimazione, dipartimento di emergenza urgenza. C’è un casino li dentro, 《quello che non abbiamo trovato…》 si lascia scappare a bassa voce la regnanza. E cadono le prime teste, almeno a metà. Tra le più illustri, la più illustre, Pino Pasqua che perde il comando del dipartimento emergenza-urgenza pur restando direttore di unità complessa di Anestesia e rianimazione. Che è in scadenza “naturale” in aprile 2023, della serie perché forzare la mano a tutto campo. Dopotutto il nucleo di valutazione sull’operato del primario non parte, non si attiva prima della scadenza. Segno più che evidente, corroborato da insistenti voci di corridoio, del probabile saluto definitivo di Pino Pasqua con l’Annunziata in tutte le sue funzioni. Ovviamente, e prevalentemente, subìto.
Sono i giorni in cui Pasqua viene in qualche modo in contatto con il mondo Asp di Antonello Graziano. Dopotutto Pasqua è una risorsa, un professionista dal curriculum più o meno imbattibile vista la doppia regnanza in un hub. Ne nasce un “amore” tra i due, ai posteri le conclusioni sulla sincerità. Graziano vuole e può (o forse deve) portare a casa un asso per i suoi ospedali. E Pasqua, così come ammesso in un intervento rettifica inviato a “il Fatto di Calabria”, non vede di cattivo occhio una esperienza all’interno di un presidio (Corigliano-Rossano) in via di espansione e denso di stimoli. Si può scegliere di lasciare un hub come Cosenza per andare a Corigliano? Per Pasqua (nella lettera a “il Fatto”) sì. È stimolante e nessuno è autorizzato a parlare di rottura con l’Annunziata. Graziano non vede l’ora (forse deve) portare Pasqua in casa Asp. Dall’indizione del concorso a Corigliano alla vittoria è un attimo. Persino retroattivo ma non c’è malizia per forza. Pasqua è fuoriclasse in materia per titoli, non li ha nessuno in zona. Vince la graduatoria e l’Asp (in foto) pubblica la delibera di vincitore del concorso. Siamo al 28 di luglio e manca solo l’accettazione della vittoria del concorso al quale si è partecipato. Ma accade qualcosa di “strano” nel frattempo. La valutazione dell’operato di Pasqua direttore Uoc all’Annunziata (non pervenuta nemmeno a contratto scaduto ad aprile) d’improvviso appare. Ed è, fatalmente, positiva. Siamo al primo di agosto. 4 giorni dopo la pubblicazione della delibera Asp con Pasqua vincitore di concorso a Corigliano. Cosa è successo nel frattempo? Perché l’Annunziata ci ripensa e organizza valutazione post mortem dell’operato di Pasqua con esito positivo? Perché non lo ha fatto prima? È De Salazar ad averci ripensato, con Pasqua prossimo ai definitivi saluti oppure è quest’ultimo ad aver fatto pesare bene la vittoria di concorso a Corigliano? E soprattutto, ora che farà Pasqua? Accetterà le nuove e stimolanti sfide di Corigliano oppure si lascerà ammaliare dalla valutazione positiva del suo operato da direttore Uoc a Cosenza?