Una possibile imbarcazione in difficoltà, ma senza coordinate. Ma in serie, drammatiche difficoltà. Con la morte dietro il collo. Questo il dispaccio che 23 ore prima della tragedia segnala nelle acque dello Jonio crotonese una imbarcazione in preda alle onde (foto Corriere della Sera). Lo lancia il Centro nazionale di coordinamento del soccorso, una specie di centralino delle emergenze in mare.
La segnalazione ufficiale viene dal Coordinamento Sar (ricerca e soccorso in mare) e cheriguarda l’imbarcazione naufragata domenica mattina, a meno che non ve ne siano altre nel frattempo soccorso o affondate ma non risulta.
Il dispaccio viene inviato dall’Imrcc Roma (Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo), alle 5.57 ora italiana (4.57 UTC) di sabato 25 febbraio, quindi circa 23 ore prima del naufragio al largo delle coste calabresi.
Il dispaccio parla un mayday ricevuto via radio, in Italia, e segnala la possibile presenza di una imbarcazione in «distress», cioè una situazione di grande difficoltà. Che fine abbia poi fatto questo dispaccio, chi lo ha preso in carico (se lo ha preso in carico) e con quali facoltà o prerogative non è dato sapere. 23 ore dopo corpi morti nel mare, questo è l’unico esito fin qui drammaticamente noto..
I.T.