Torna ad attenzionare il Vibonese il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra. Stavolta, dal suo profilo Facebook, parla di Briatico. “Torniamo in Calabria-scrive Morra-, nel Vibonese, e precisamente a Briatico, centro costiero e località turistica in cui gli organi elettivi del Comune sono stati sciolti ben tre volte per infiltrazioni mafiose: nel 2003, nel 2012 e l’8 maggio 2018.
In tutte e tre le relazioni è emerso il condizionamento dello stesso clan sugli amministratori, quello guidato dal presunto boss Antonino Accorinti”.
“Nell’aprile del 2016 -prosegue-la DDA di Catanzaro ha fatto scattare l’operazione antimafia “Costa Pulita”. Nel giudizio con rito abbreviato, Antonino Accorinti è stato condannato a 14 anni e 8 mesi, il figlio Antonio a 12 anni, il genero Salvatore Muggeri a 7 anni. Sono stati condannati anche gli altri presunti affiliati al clan. Il processo d’appello è ancora in corso e nel frattempo tutti gli imputati sono ritornati in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare.
Con il rito ordinario si trova invece sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo (1° grado) Greta Accorinti, altra figlia di Antonino Accorinti. In entrambi i processi “Costa Pulita” (ordinario e abbreviato) il Comune di Briatico si è costituito parte civile, cioè si è affidato ad un avvocato per affiancare in aula la pubblica accusa (DDA di Catanzaro) nel chiedere l’affermazione della responsabilità penale (con i relativi danni) al clan Accorinti sotto processo.
Nel settembre del 2020 (dopo due anni di commissariamento per mafia) è stato eletto sindaco di Briatico Lidio Vallone che ha nominato quale suo assessore Nicola Mobrici con deleghe alle Politiche sociali e giovanili, allo sport, agli spettacoli, al lavoro ed all’impiantistica sportiva.
Il 27 giugno 2022 alle ore 17.30 nella chiesa principale di Briatico, in Piazza 4 Novembre, si è celebrato il matrimonio fra Martina Accorinti, figlia del pluripregiudicato Antonino Accorinti – ritenuto il boss dell’omonimo clan – e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso Rinascita-Scott per narcotraffico internazionale e spaccio (marijuana, cocaina e hashish), unitamente al cugino Giovanni Sicari. Nello stesso processo Rinascita Scott è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio pure in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso.
Al matrimonio Polito – Accorinti, come documentato dalle foto qui sotto, era presente anche l’assessore comunale di Briatico Nicola Mobrici”.
“Il ricevimento-si chiede – si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già “attenzionato” in passato dalla Prefettura?
E’ normale che un assessore comunale di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott?
Nella foto all’esterno della chiesa di Briatico sono inoltre presenti – oltre all’assessore – il fratello della sposa (Antonio Accorinti, condannato a 12 anni) ed il cognato Salvatore Muggeri (condannato a 7 anni)”
Nel Vibonese “assessore al matrimonio della figlia di un boss”
Il boss è anche imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott