Il Tar sospende la graduatoria del concorso a Ginecologia dell’Annunziata

La ricorrente ottiene l'immediato congelamento, camera di consiglio per il merito fissata per il 7 settembre. In ballo 2 posti per dirigente medico

Se ne riparla il 7 settembre in camera di consiglio per la discussione nel merito. Fino ad allora la graduatoria del concorso per 2 dirigenti medici a Ginecologia presso l’Annunziata di Cosenza è sospesa, congelata.
Lo ha deciso il Tar Calabria che ha evidentemente accolto, quantomeno nelle prime e immediate modalità, il ricorso presentato da Tiziana Russo.
Come si ricorderà, “il Fatto di Calabria” si era già occupato della vicenda, la perdente Tiziana Russo ha da subito posto in ogni sede (penale e amministrativa) la questione relativa alla presunta incompatibilità del presidente della commissione giudicatrice, in qualche modo “poco sereno” nei suoi confronti per via di una “lite giudiziaria” in essere con il marito. Tra i due un procedimento penale diretto (querele e controquerele) iniziato nel settembre del 2021. Da qui la presunta mancanza di “serenità” del presidente della commissione che si sarebbe dovuto astenere al momento della nomina proprio perché coinvolto direttamente in un procedimento penale contro il marito di una candidata da esaminare. Che non passa la prova scritta (nonostante avesse confidato ai suoi colleghi di aver svolto un’ottima prova) e non viene ammessa all’orale ma non fa rientro a casa, appresa la “mazzata”, e si reca immediatamente nella caserma dei carabinieri di Cosenza a sporgere dettagliata denuncia.
Il marito di Tiziana Russo è il professore associato all’Umg di Catanzaro Stefano Palomba. Il presidente della commissione giudicatrice del concorso è il dottor Michele Morelli (tra i due, Palomba e Morelli, oltre alla diretta causa penale in corso anche un “incrocio” nel processo in essere a Catanzaro nei confronti del professor Zullo). Il concorso per due posti di dirigente medico a Ginecologia dell’Annunziata si è svolto il 14 e il 15 di giugno. Il 14 le prove scritte, il giorno appresso (per i più fortunati) le prove orali. Tiziana Russo, come detto, non passa lo scritto ma fa prima a raggiungere la più vicina caserma dei carabinieri che la sua stessa abitazione. Qui ha sporto regolare denuncia in quanto ritiene che sarebbero stati consumati, a suo danno, illegittimità riguardanti la grave “inimicizia” e non serenità del commissario nei suoi confronti oltre a presunti gravi reati amministrativi in sede di svolgimento concorsuale (qualcuno avrebbe appreso di non aver passato lo scritto quando si era già presentato per gli orali). Tutte le circostanze sono state già esposte ai carabinieri di Cosenza e i cui contenuti, ovviamente, sono coperti dal segreto istruttorio ma sono anche stati esposti al commissario straordinario dell’Annunziata Gianfranco Filippelli il quale però ha inteso firmare e deliberare la stesura definitiva della graduatoria nelle ultime ore sospesa invece dal Tar a seguito del ricorso presentato dai legali di Russo dopo l’accesso agli atti.
Appuntamento quindi a settembre per una vicenda che ha tutta l’aria di essere ben lontana dal considerarsi conclusa.

F.R.