Concorsone centri per l’impiego, tutte le ombre di Formez…

La piattaforma di supporto utilizzata dalla Regione negli anni diventata perimetro di assunzioni legate a clientele della regnanza politica di turno. I nomi sono tanti ed inequivocabili...

In principio, perché non si inventa niente dalle nostre parti dalla sera alla mattina, era persino prima del 2010 anche se il “salto di qualità” è datato 2012. È questo l’anno di grazia, la vera genesi del “matrimonio” di interesse tra la Regione e Formez Pa. Un “matrimonio” dove s’è sempre saputo chi doveva rimetterci (la Regione) e chi si sarebbe sposato per affari (la regnanza politica di turno). Assistenza tecnica al Por Calabria diviso per meandri e dipartimenti. Questa la mission. Ma era solo l’inizio perché negli anni il “matrimonio” ha fatto altri “figli” come l’assistenza a Garanzia Giovani dove la Calabria è ultima in Europa nonostante l’ausilio (non gratis) della piattaforma. Fino alla convenzione d’oro in epoca Oliverio, più o meno 2 milioni di euro all’anno per assistenza tecnica al Por e per fare, sostanzialmente, quello che qualsiasi dipartimento avrebbe potuto e potrebbe (o dovrebbe) fare da solo. Ma è qui che si annida “l’affare” perché se non si conosce la ciliegina la torta poi non viene apprezzata. Prorogando e dando da fatturare a Formez Pa ogni regnanza regionale di turno ha piazzato il suo regno. Con il beneficio della intoccabilità garantita da chi avrebbe governato dopo e con il privilegio di scegliere nomi da assumere praticamente “ad minchiam”, a chiamata sostanzialmente diretta mascherata legalmente da un avviso pubblicato in serata (e in gran segreto) con la mattina i nomi giusti guarda caso a rispondere. Ex segretari di partito, ex dirigenti di partito, collaboratori di studio, congiunti, parenti, clienti, cognomi contemporaneamente a dirigere enti regionali, persino il fratello di un attuale assessore regionale. Di tutto e di più tra i “benedetti” di Formez Pa direttamente a chiamata della regnanza regionale di turno (con il trucco dell’avviso esoterico). Nei prossimi giorni, ove necessario e comunque a scanso di equivoci, pubblicheremo nomi ed evidenti appartenenze.
Oliverio, inteso come stagione di regno, ne piazza almeno 40. Jole Santelli fa in tempo a introdurne una quindicina. Roberto Occhiuto, ovviamente inteso come regno ancora prematuro, è già a buon punto e cioè attorno a una decina. Tutti nomi nuovi senza toccare i precedenti, hai visto mai.
Ora Formez, la stessa piattaforma tecnica che costa milioni mentre le stesse cose potrebbero fare i dipartimenti e che è piena zeppa di raccomandati clientelari, dovrebbe occuparsi anche di gestire il mega concorso della stagione Occhiuto, quello dei centri per l’impiego. Il concorso dell’estate. Cioè a dire che il “deposito” delle clientele delle stagioni politiche regnanti dovrebbe gestire in trasparenza il concorso dei calabresi, tanto sbandierato dalla Cittadella. Si adopererà la stessa tecnica del passato che poi è il marchio di fabbrica della casa? Oppure si segnerà netta (e improbabile) discontinuità? Chissà. Per fortuna che c’è la Guardia di finanza, assicura l’assessore Pietropaolo, a vigilare sul concorso. E non è dato sapere se ha informato la “commissione” di tutte le partite che sono finite dentro l’assistenza tecnica, lui in particolar modo ne sa qualcosa. Anche perché, come è noto, c’è una Guardia di finanza che presiede le kermesse e le commissioni di facciata e ve ne è un’altra, più insidiosa, che bussa al citofono la mattina presto…

I.T.