Verso il voto, entro venerdì l’elenco degli “impresentabili”

La commissione nazionale Antimafia: anche corruzione, peculato, abuso d'ufficio e traffico di influenze illecite tra i reati per cui si prevede la “segnalazione”

È un appuntamento fisso ormai, indelebile. E chissà se utile o tardivo o semplicemente dotato di strumentazione inefficace. È il classico elenco dei cosiddetti “impresentabili” a poche ore dal voto, dalle urne, stilato dalla commissione nazionale Antimafia. Per solito, appunto, di venerdì e a 48 ore dall’apertura dei seggi.
«Domenica 12 si vota per cinque quesiti referendari e si vota anche per eleggere circa mille nuovi Consigli Comunali, quindi una sostituzione di Consiglieri, di Sindaci, di Giunte – annota il presidente Nicola Morra -. Che ricorda ricorda poi «che per essere giudicato presentabile bisogna non essere coinvolto in procedimenti relativi all’associazione mafiosa, non essere coniugato o convivente e non avere legami di parentela fino al primo grado di affiliazione con persona condannata, anche con sentenza non passata in giudicato per reati di mafia. In base alla legge Severino viene estesa a chi ha ricevuto una condanna definitiva per droga o per armi, ma anche per reati contro la pubblica amministrazione, fra i quali corruzione, peculato, abuso d’ufficio e traffico di influenze illecite».
Non sono state poche le sorprese dell’ultima ora nel recente passato e a maggior ragione con “l’inserimento”, tra i requisiti di impresentabilità, di reati in qualche modo più “leggeri” come l’abuso d’ufficio e il traffico di influenze illecite. Reati già prescritti dalla legge Severino ma con percorso inverso e cioè post mortem, prima il voto e poi (a seguito di segnalazione) la eventuale incandidabilità o ineleggibilità.
L’elenco dell’Antimafia invece intende “segnalare” prima del voto anche se non è dato sapere con quale immediato risvolto tecnico, soprattutto per intrecci con reati non riconducibili al codice mafioso.
È in ogni caso un appuntamento importante anche in Calabria dove si vota a Catanzaro ma pure in centri nevralgici come Paola, Acri, Luzzi e altri grossi paesi. E va da sé che qualcuno nell’elenco poi ci finisce sempre dalle nostre parti…

I. T.