Ucciso e bruciato nella sua auto, due ergastoli ed una condanna a 23 anni

Carcere a vita per Susanna Brescia e Giuseppe Menniti, 23 anni per Francesco Sfara. Così il Tribunale di Locri si è pronunciato nella sentenza relativa all’agguato mortale a Vincenzo Cordì, il 42enne di Gioiosa Ionica, trovato senza vita nella sua auto distrutta dalle fiamme nel novembre 2019 a San Giovanni di Gerace.
Nell’aula del Tribunale di Locri presenti i familiari di Cordì che indossavano la maglietta con una fotografia della vittima e la scritta “Vincenzo sempre con noi”. L’omicidio, secondo l’accusa, si è consumato ad opera di Susanna Brescia, compagna di Cordì, Giuseppe Menniti, l’amante della donna, e Francesco Sfara, figlio della donna avuto da una precedente relazione. Secondo l’accusa, il movente dell’omicidio è da ricercare nei difficili rapporti che Cordì intratteneva con la donna dalla quale aveva avuto due figli.