Il mare è profondo ma la “merda” viene sempre a galla…

L'Arpacal, esautorata dalla Regione che affida all'esterno lo studio delle acque (1,3 milioni alla Stazione zoologica di Silvio Greco) ora cerca con un bando 8 figure esperte. Ma per fare cosa?

Siamo solo ai primi giorni di giugno e già cominciano a rimbalzare, sui social e sui giornali, le prime foto scattate dai bagnanti, indignati da una stagione che continua, anno dopo anno, a presentare sempre lo stesso biglietto da visita, in particolare lungo il Tirreno cosentino. Eppure di iniziative per la risoluzione del problema e soldi investiti per progetti e figure tecniche ve ne sono stati.
Raccontiamo l’ultimo investimento facendo una premessa che si ricollega a oggi.
Il 16 dicembre 2021 ci fu un convegno per affrontare in tempo utile il tema sull’inquinamento marino. La location che ospitava il convegno era l’Istituto Nautico di Pizzo a confrontarsi erano il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il procuratore di Lamezia, Salvatore Curcio, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il già assessore regionale all’Ambiente, Silvestro Greco, meglio conosciuto come Silvio e referente in Calabria per la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il già assessore regionale Domenico Pappaterra, detto Mimmo, direttore generale di Arpacal e le associazioni che non mancano mai quando si tratta di fare numero.
Occhiuto, giusto una settimana prima di questo convegno, precisamente il 7 dicembre 2021, aveva già firmato la delibera di giunta n°545 con cui dava atto di indirizzo al dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente per la stipula di un accordo di collaborazione tra la Regione Calabria e la Stazione Zoologica Anton Dohrn per la realizzazione di un progetto di ricerche e analisi finalizzato al “miglioramento e mantenimento dell’ecosistema marino della Regione” che si concretizzó alla “modica” cifra di 1,3 milioni per fare ciò che l’ente strumentale della Regione Calabria, Arpacal, con le sue professionalità all’interno poteva svolgere tranquillamente. Ed è di questo avviso lo stesso Domenico Pappaterra, detto Mimmo, direttore generale di Arpacal, che probabilmente ignaro di questo accordo tra Regione e Stazione Zoologica Dohrn, proprio durante quel convegno dichiarò «Io sono qui non solo per confermare, come Arpacal, la nostra linea di condotta svolta in tutte le attività che ci sono state assegnate dalla normativa, ma anche per ribadire la grande professionalità dei nostri tecnici che operano sul territorio». E sulla Regione affermò: «Dopo 20 anni in cui si era sempre rivolta all’esterno, per la prima volta, ha deciso di affidare all’Arpacal il Piano regionale di Tutela delle Acque attraverso una Convenzione che vale oltre due milioni di euro, finalizzata all’espletamento di attività di censimento e monitoraggio di tutti i corpi idrici regionali e del loro stato di qualità».Dopodiché c’è il tempo, in senso cronologico, che ci porta ad oggi. Il tempo è anche galantuomo perché permette di cristallizzare la coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Ed ecco che le parole di Mimmo si infrangono sulle onde,
a) Pappaterra richiama le amministrazione regionali dei 20 anni passati per aver esternalizzato ma dimentica  che sia lui che Silvio Greco sono stati assessori regionali all’ambiente, oltre a ricoprire altri ruoli regionali fino ad oggi e quindi forse se qualcosa ancora non è cambiato qualche responsabilità è anche loro, o no?
b) Ci domandiamo che fine abbia fatto il Domenico, detto Mimmo, Pappaterra di sei mesi fa che esaltava “le grandi professionalità interne ad Arpacal” e che di fatto oggi le mortifica pubblicando sul sito dell’ente strumentale un “Avviso di selezione pubblica comparativa per il conferimento di 8 incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, per il “Rafforzamento della rete per il monitoraggio ambientale dei corpi idrici della Calabria” in attuazione della delibera n. 215 del 30/05/2022. Quindi 8 figure da pescare all’esterno in supporto proprio del progetto di 2 milioni di euro che la Regione ha affidato ad Arpacal per convenzione.
Tra queste 8 figure, va sottolineato, vi sarà il reclutamento di 3 “Supervisori”. Rendiamoci conto che questa figura esterna di Supervisore sarà deputata a dirigere e giudicare il lavoro dei dirigenti interni all’Ente Arpacal. Più svilente e mortificante di questo non si poteva fare. Ciò equivale a dire che lo stesso Ente svaluta se stesso.
I tre Supereroi percepiranno quasi 80.000,00 a testa per 18 mesi. E nello specifico svolgeranno:
1) “Supervisione, coordinamento e verifica del corretto svolgimento delle attività di campo” contratto di 18 mesi. “Per tale prestazione, che dovrà essere svolta in autonomia organizzativa ed operativa, in via non esclusiva, senza vincolo di subordinazione e orario nei confronti del Committente, è previsto un compenso complessivo, al lordo, pari a € 79.920,00”
2) “Supervisione delle determinazioni analitiche chimiche di laboratorio e controllo della coerenza e congruità dei dati” sempre per 18 mesi sempre “per tale prestazione, che dovrà essere svolta in autonomia organizzativa ed operativa, in via non esclusiva, senza vincolo di subordinazione e orario nei confronti del Committente, è previsto un compenso complessivo, al lordo delle ritenute a carico del prestatore e dell’amministrazione, pari a € 79.920,00”
3) “Elaborazione e interpretazione dei dati emersi dalle attività di indagini in campo” per un periodo di 18 mesi ed un compenso di  79.920,00
Dopodiché, le restanti 5 figure da reclutare all’esterno saranno: 1 geologo, 1 chimico, 1 informatico, 1 biologo, 1 economista, sempre per un periodo di 18 mesi e con stesse condizioni contrattuali ma per la cifra di euro 49.500,00 a testa.
A fine articolo c’è il link del bando così che chiunque abbia i titoli possa partecipare
A noi rimane la speranza che non siano soldi buttati a mare.

http://www.arpacal.it/index.php/trasparenza/opportunita-di-lavoro-concorsi/3571-vviso-di-selezione-pubblica-comparativa-per-il-conferimento-di-8-incarichi-individuali