14 depuratori commissariati dalla Regione, 《a rischio la salute pubblica》

Coinvolto l'intero settore tirrenico cosentino e il Vibonese. Ora il controllo passa nelle mani del Corap. Ecco gli interventi previsti

Con un’ordinanza adottata oggi il presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto ha commissariato ben 14 impianti di depurazione, siti in altrettanti comuni della costa tirrenica, molti dei quali nel Vibonese. Ciò perché è stata constatata il cattivo funzionamento degli stessi, che da oggi saranno gestiti di fatto dal  Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive. Gli impianti che passano sotto il controllo diretto della Regione sono quelli di:  Nocera Terinese, San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico.
“Per gli impianti dei Comuni di San Lucido, Ricadi, Fuscaldo, Pizzo, Tropea, San Nicola Arcella, Belvedere Marittimo, Guardia Piemontese, Sangineto, Belmonte Calabro, Parghelia, Zambrone e Briatico, è stato accertato – si legge nel provvedimento di Occhiuto – il mal funzionamento di sezioni impiantistiche deputate alla depurazione delle acque reflue con la conseguente compromissione del processo di trattamento e con conseguente pericolo per la salute umana e per l’ambiente; per l’impianto di Nocera Terinese, a servizio dei Comuni di Nocera Terinese, Amantea e Belmonte Calabro, attualmente sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, sono state rilevate criticità gestionali foriere di compromissioni per l’ambiente e la salute pubblica”.

GLI INTERVENTI PREVISTI:

DEPURAZIONE 20.06.22