Covid, Calabria pericolosamente vicina alla “zona gialla”

I dati segnalano uno sforamento dei limiti dei principali indici di monitoraggio. Le restrizioni riguarderebbero l'obbligo di mascherine all’aperto e vincoli più stringenti per bar e ristoranti

La Calabria, secondo gli ultimi dati contenuti negli indicatori decisionali del ministero della Salute, all’esame oggi della cabina di regia, si avvia a passare dalla zona bianca a quella gialla, “colore” in cui al momento, in Italia, è solo la Sicilia. Lo riporta AdnKronos Salute.
La Calabria – secondo gli indicatori, aggiornati al 14 settembre – risulta sforare i parametri principali, quali l’incidenza settimanale dei casi Covid, che nel periodo 10-16 settembre, seppure in calo rispetto alle settimane precedenti, si attesta a 84,6 casi ogni 100mila abitanti, ben oltre la soglia dei 50 casi. Altrettanto fuori soglia massima l’occupazione da parte di pazienti Covid-19 nei reparti di area medica che si attesta al 17,4% (quindi oltre la soglia fissata al 15%) mentre l’occupazione delle terapie intensive supera, anche se di poco, la soglia del 10%, attestandosi al 10,7%.
Per quanto riguarda le altre regioni, la Sicilia continua a superare i parametri, con un’incidenza, seppure in calo, ancora alta, pari a 109,1 casi su 100mila abitanti (la settimana scorsa era a 148,7 e quella ancora precedente, tra il 27 agosto e il 2 settembre, aveva toccato addirittura 190,4 casi. Anche i ricoveri ordinari restano sopra soglia, al 20,7% e l’occupazione di pazienti Covid nelle terapie intensive che è all’11,8%. Dunque, l’Isola dovrebbe restare gialla anche questa settimana. Mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. È quanto cambia nella sostanza con l’eventuale dichiarazione della zona gialla. Regole diverse e meno stringenti rispetto a quanto gli italiani erano abituati a fare nei mesi scorsi. E che tengono conto anche del green pass in possesso dei vaccinati.
Con il nuovo profilo di rischio giallo, le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni (anche senza il green pass) ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione al di là del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo.
Non ci sono più limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno e che ha segnato duramente i mesi di lockdown.
Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all’aperto.
Green pass per teatri, cinema, musei
Teatri, cinema, concerti, musei e terme sono accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del Green pass.
Al ristorante limite di 4 al tavolo
Anche i ristoranti restano aperti sia all’interno (con il Green pass) che all’aperto (anche senza), ma in zona gialla il limite di commensali al tavolo è di quattro persone, con una deroga per i conviventi.
Con il ritorno a scuola a settembre la presenza in classe al momento è garantita al 100% a meno che non si verifichino necessità di quarantene o focolai di contagi da Covid-19.