Il Tar della Calabria in controtendenza rispetto agli ultimi pronunciamenti. Questa volta ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo dei genitori che si è rivolto all’avvocato Gaetano Liperoti. Gli stessi genitori ritenevano che la nuova ordinanza di chiusura delle scuole adottata dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, “si ponga in contrasto con il provvedimento giudiziario del Tar adottato nella stessa mattinata”. Istanza cautelare respinta e scuole chiuse fino a mercoledì: gli alunni continueranno le lezioni in Dad. In ogni caso, la decisione nel merito sarà il 5 maggio.
La nuova ordinanza del primo cittadino del capoluogo, datata 24 marzo, ha posto alla base del provvedimento di sospensione della didattica a in presenza nelle scuole della città l’estensione (53 casi in pochi giorni) del contagio.
“Anche la nuova ordinanza del sindaco Abramo presenta profili di illegittimità, in quanto non si possono adottare provvedimenti generalizzati di chiusura di tutte le scuole al di là dei numeri e in modo difforme dal sistema già delineato dal Governo con il sistema delle “zone di colore”, a meno che non ci siano particolarissime esigenze, non documentate nemmeno nella nuova ordinanza, emanata per scongiurare la riapertura delle scuole dal sindaco di Catanzaro. Le scuole rimarranno, in ogni caso, chiuse fino a mercoledì, in quanto ormai, a causa della riedizione dell’illegittima ordinanza, la lesione del diritto all’istruzione è irrimediabilmente compromessa e non è consigliabile una nuova alternanza, per pochissimi giorni fino al 31 marzo, tra didattica a distanza e in presenza”. Lo ha stabilito il presidente del TAR di Catanzaro, rinviando la decisione sull’ordinanza del sindaco Abramo al prossimo 5 maggio.
“È stato riaffermato il principio che le inefficienze del sistema sanitario regionale non devono ricadere sempre in danno del mondo della scuola”, ha commentato a margine l’avvocato Liperoti.