“Sanità pubblica allo sbando”, protesta a Cosenza

Manifestazione in attesa della Conferenza Stato-Regioni che si terrà in Calabria alla presenza del ministro Boccia

“Sanità pubblica per la Calabria” recita lo striscione giallo portato dinanzi la stazione di Vaglio Lise, stamane a Cosenza, in occasione dell’arrivo del ministro Boccia, atteso in giornata a Catanzaro dove si dirigerà il corteo di attivisti per manifestare il proprio dissenso contro la gestione della sanità da parte del governo centrale e regionale.
“Siamo qui oggi dinanzi l’ospedale da campo allestito da Esercito e Protezione Civile per ribadire che in Calabria ci sono tanti presidi sanitari chiusi e depotenziati da anni di mala politica. Questa è una soluzione paravento che non può rappresentare una soluzione ai problemi dei calabresi. Bisognava dare invece una risposta concreta: ad oggi ancora a distanza di un mese dalla rinuncia di Cotticelli e a due mesi dalla morte della presidente Santelli ci troviamo una regione senza una guida politica, la sanità senza commissario o una figura che possa coordinare la Calabria che, ricordiamo, è zona rossa. Siamo in emergenza, ma al governo pare non interessare delle nostre sorti e nel frattempo gli ospedali sono saturi e la gente rimane in attesa di ricevere cure e purtroppo c’è anche chi muore a causa di questa situazione di stallo” ha affermato Stefano Catanzariti.
Una situazione, quella sanitaria, strettamente correlata alla profonda crisi economica: “tante famiglie –ha proseguito l’attivista- che sono state costrette a chiudere le proprie attività, chi ha perso il lavoro si trova alla fame: chiediamo quindi risposte immediate e non più subire la presa in giro da parte delle istituzioni.
A Catanzaro oggi ci sarà il ministro Boccia al quale chiederemo risposte concrete affermando il nostro pretendere una sanità pubblica, la fine della precarietà per tante categorie di lavoratori. Siamo una terra abbandonata: ci stanno lasciando senza speranza, ma bisogna reagire a tutto questo, far sentire forte la nostra voce”.

Simona De Maria