A Cosenza le scuole dell’infanzia dotate di specifica autorizzazione comunale si contano sulle dita di una mano. Tutte le altre – e sono tantissime, basta farsi un giro in città – operano in assenza dei requisiti richiesti motivo per cui, a seguito dell’ordinanza PGR n.87 firmata dal presidente ff della Regione Calabria Spirlì, sono state costrette a sospendere temporaneamente le attività.
Alcune strutture pur non essendo autorizzate hanno aperto ugualmente i battenti scatenando le proteste dei gestori degli asili nido in regola con tutti gli adempimenti comunali. Abbiamo parlato di questo con uno di loro, Carlo Paternostro, proprietario della scuola dell’infanzia Il Grillo parlante new. “Mi chiedo come mai – ci dice il combattivo professore – in un momento di grave emergenza sanitaria come quello che stiamo attraversando, le autorità competenti non abbiano proceduto a verifiche scrupolose e tempestive sullo stato dei luoghi e sulla sicurezza dei bambini che li frequentano. Se parlo, lo faccio con cognizione di causa. So con certezza – riferisce Paternostro – che anche in questo momento ci sono strutture gestite con inammissibile negligenza che continuano ad operare in assenza di requisiti e in violazione delle ordinanze regionali non avendo gli spazi, in termini di metri quadrati, previsti e richiesti dagli uffici comunali per potere ospitare in sicurezza i bambini della scuola dell’infanzia e del Nido. In queste strutture l’affollamento è inevitabile venendo a mancare la possibilità di mantenere distanziati i bambini per come previsto dalle linee guida anti-Covid. Ed è un fatto grave che ciò avvenga proprio con riferimento agli asili nido e più in generale al mondo della scuola che dovrebbe essere il luogo più sicuro per i nostri ragazzi e che, invece, vicende come questa, dimostrano non essere esente dai rischi connessi alla mancata applicazione delle norme per contrastare il contagio e la diffusione del virus.
Che senso ha – si chiede Paternostro – pagare tutte le imposte comunali per avere un Nido autorizzato se poi a tutti gli altri è consentito aprire ugualmente? Che senso ha produrre normative, fissare regolamenti e stabilire sanzioni se poi non si fanno rispettare? E dove sono finiti gli agenti della Municipale che dovrebbero occuparsi dei controlli?”
Asili nido senza requisiti ma aperti lo stesso, si accende la polemica
Parla il proprietario di una scuola per l'infanzia, Carlo Paternostro: "Che senso ha produrre normative se poi non si fanno rispettare?"