“Adozione Piano Aziendale e riorganizzazione del Territorio pubblicato il 3 agosto con protocollo 646” è il file pubblicato sul sito del Asp di Cosenza che delibera la chiusura della farmacia territoriale a Rende. Almeno questo si lascia intendere senza molti equivoci. E chi necessita di medicinali anche indispensabili (e prescritti) ma ha la “sfortuna” di abitare nell’area urbana? E dove potranno ritirare i farmaci gli ammalati? Per chi risiede a Cosenza il percorso “turistico” è presto detto. Si potrà imboccare la strada statale Silana Crotonese (ponte Cannavino permettendo e salute permettendo) e arrivare a San Giovanni in Fiore. Chi invece risiede a Rende ha un altro percorso ma non meno lungo, oltrechè suggestivo. Avviare il navigatore verso Acri percorrendo la SS660. È vero che l’aria pulita dei monti è un ottimo toccasana, ma costringere uno che non se la passa bene di salute a fare chilometri per un farmaco “necessario” è una specie di ulteriore punizione. Quasi un girone dantesco.
Un’ assurdità per coloro che già quotidianamente devono combattere una malattia e si ritrovano a girovagare tra visite di controllo, ticket e prestazioni mediche.
A.R.