Ricoverata all’Annunziata muore al sesto mese di gravidanza

Avviata un'indagine sul decesso di una 34enne di Longobardi. Era stata dimessa una settimana fa dal Pronto soccorso

Potrebbe essere stato un blocco intestinale la causa della morte di una donna in gravidanza di Longobardi, M.C. di 34 anni, deceduta nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cosenza. Il suo cuore ha cessato di battere alle 21 di ieri sera, 20 agosto, all’incirca dopo 24 ore dal ricovero.

La morte improvvisa e inaspettata, ha gettato nello sconforto e nella disperazione il compagno 40enne ed i familiari. Che adesso si sono rivolti alla magistratura. Assistiti dall’avvocato Fiorella Bozzarello hanno nella immediatezza dell’accaduto, depositato una denuncia al posto di polizia.

Nelle prossime ore sarà integrata con altri dettagli relativi alle ultime ore di vita trascorse dalla sfortunata ragazza. Era al sesto mese di gestazione.

La scorsa settimana si era già presentata al pronto soccorso ginecologico del nosocomio bruzio. Accusava dolori addominali, vomito, dissenteria. Visitata dal personale medico, era stata dimessa dopo un tracciato che, secondo quanto riferito dai congiunti della giovane, non avrebbe evidenziato alcuna anomalia nel battito cardiaco del piccolo, un maschietto, che portava in grembo.

Ma successivamente gli spasmi si sono fatti più intensi, per cui la coppia ha deciso di ripresentarsi al presidio dell’Annunziata, mercoledì 19 agosto, dove questa volta è scattato il ricovero. Quali elementi abbiano poi fatto precipitare il quadro clinico è presto per dirlo. Tra le ipotesi vi è anche quella che il decesso della donna fosse stato preceduto di qualche ora dalla morte del feto.

Tutti interrogativi che potrebbero trovare una risposta dopo l’esame autoptico, già disposto per lunedì 24 agosto dal pm Donatella Donato.