Nonostante tre sentenze, due del Tribunale di Cosenza e una del Tribunale di Catanzaro, la Regione Calabria e il ministero della Salute non avevano ancora provveduto a risarcire tre vittime del cosiddetto filone denominato “sangue infetto”, che avevano contratto anni fa il virus dell’epatite C durante alcune trasfusioni nel periodo di degenze presso strutture ospedaliere per altre motivazioni legate allo stato di Salute. Ora il Tar di Catanzaro ha accolto il giudizio di ottemperanza degli avvocati Massimiliano e Paolo Coppa, condannando le amministrazioni a versare le somme dovute più gli interessi e le spese legali entro 60 giorni.
Un contenzioso che sfiora il milione di euro che ora dovrà andare nelle tasche delle vittime di questo caso di malasanità che negli anni passati a causato alcuni problemi di salute a pazienti inermi e ignari. Se entro 60 giorni non saranno versate tutte le somme si insedierà un commissario ad acta per eseguire la sentenza dei giudici. Con ulteriori aggravi di spesa.
Si legge in sentenza:
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso di cui in epigrafe così provvede:1) Accoglie il ricorso e per l’effetto: Ordina all’Amministrazione di dare esecuzione ai titoli indicato in epigrafe nel termine di 60 giorni dalla comunicazione o dalla notificazione della presente sentenza se anteriore; Nomina sin d’ora, per il caso di persistente inottemperanza, quale Commissarioad acta, il Dirigente dell’Ufficio II dell’Ispettorato generale per la Finanza delle Pubbliche Amministrazioni della Ragioneria Generale dello Stato, o il funzionario da lui delegato, che provvederà a dare esecuzione al provvedimento in epigrafe nel termine di 60 giorni;Determina nella misura degli interessi legali l’ulteriore somma che l’Amministrazione dovrà corrispondere in favore della parte ricorrente a titolo di penalità di mora ex art. 114, comma 4, lett. e) c.p.a., per ogni mese (o frazione di mese) a decorrere dal giorno della scadenza del termine indicato in sentenza; Condanna l’Amministrazione intimata al pagamento delle spese processuali in favore della parte ricorrente, che vengono liquidate in complessivi euro 816, oltre spese generali, Iva e Cpa come per legge. Ordina che l’Autorità amministrativa dia esecuzione alla presente sentenza”.