Rientra oggi in Italia Vincenzo Macrì, esponente di spicco della ‘ndrangheta arrestato nel giugno 2017 all’aeroporto di San Paolo del Brasile mentre tentava di raggiungere Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità.
Il ricercato 53enne, figlio di Antonio Macri’, detto il “boss dei due mondi”, gestiva il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa ed era ai vertici della potente cosca della ‘ndrangheta ‘Commisso’, operante a Siderno (Reggio Calabria).
Dopo l’arrivo a Fiumicino, scortato dagli Agenti dello Scip della Criminalpol, Macrì verrà trasferito in carcere, a disposizione dell’autorita’ giudiziaria calabrese.
Dal settembre 2015 il 53enne si era sottratto all’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell’ambito dell’indagine ‘Acero Connection’, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria Le indagini per la localizzazione di Macri’ sono partite dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo, con il supporto operativo dello Scip – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia unitamente all’Esperto per la Sicurezza di stanza a Brasilia, ed hanno condotto gli agenti brasiliani alla cattura del latitante proprio durante il transito all’aeroporto di San Paolo.