Migrante ucciso, lo sdegno di tutti (Lega esclusa)

“Insieme a una delegazione dei gruppi parlamentari Pd venerdì sarò a San Ferdinando per esprimere la nostra solidarietà ai migranti , verificare le condizioni di vita e, in modo simbolico, immortalare la memoria di Sacko Soumayla, il giovane sindacalista e bracciante originario del Mali ucciso mentre si adoperava per aiutare altri migranti a costruire una baracca di fortuna. Questo l’annuncio del senatore Pd, Ernesto Magorno.

 

M5S: LA POLITICA DEVE RENDERE GIUSTIZIA

“Ci auguriamo che questo omicidio non rimanga impunito”. Così i capigruppo commissione Agricoltura Paolo Parentela ed Elena Fattori del Movimento 5 Stelle con l’eurodeputata Laura Ferrara sull’efferata uccisione di Sacko Soumayla .

“Una vicenda amara e per la quale chiediamo giustizia – afferma Laura Ferrara – Ci vogliono atti concreti. La giustizia farà il suo corso e parallelamente anche la politica deve rendere giusta memoria a Sacko con un contrasto effettivo al fenomeno del caporalato. Una priorità così come la garanzia di condizioni dignitose di vita. Non quelle che si trovano ancora oggi nella baraccopoli così come all’interno del nuovo campo allestito dalla Regione Calabria. A Rosarno e in tutti quei luoghi in cui continuano ad esistere ghetti per i lavoratori stagionali che arrivano dall’Africa, bisogna avviare piani di gestione che permettano una permanenza ottimale, in cui la dignità della persona non venga sacrificata e mortificata”. “In questa nuova legislatura dobbiamo impegnarci per rendere più efficace e stringente la legge contro il caporalato, la rete per il lavoro agricolo di qualità e approfondire gli effetti sortiti dal protocollo sperimentale sottoscritto dal precedente governo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura denominato ‘Cura – Legalità- Uscita dal ghetto’ sottoscritto dal Governo e da diversi soggetti (sigle di categoria, associazioni ecc.). Tra le misure previste, l’istituzione di un gruppo di coordinamento e controllo per la lotta al caporalato presso il Ministero del Lavoro. Ci chiediamo da tempo se ne sono mai stati avviati i lavori e quali sono i risultati raggiunti. Il nostro impegno, riportato anche sul contratto di Governo sarà anche quello di potenziare i centri per l’impiego pubblici in modo da far corrispondere domanda e offerta del lavoro soprattutto in agricoltura”.

MONS RENZO: QUANTO ACCADUTO E’ ASSURDO

“Dal punto di vista umano quanto accaduto è assolutamente assurdo, non si può ammazzare una persona per un possibile furto di lamiera abbandonata”.

Così  mons Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, commenta al Sir l’episodio criminoso che sabato sera a San Calogero (Vibo Valentia) ha portato alla morte di Soumaila Sacko, migrante maliano di 29 anni ucciso da una delle fucilate che hanno ferito altre due persone.

Monsignor Renzo
Monsignor Renzo

“Manifestiamo la solidarietà e la vicinanza per questa e per tutte le situazioni di precarietà cui sono costretti i migranti”, afferma il vescovo, sottolineando come “spesso basta un niente perché questi giovani paghino anche con la vita”.

“Le indagini sono ancora in corso e bisogna aspettare che la magistratura faccia piena luce”, aggiunge mons. Renzo, ipotizzando che gli uccisori “abbiano voluto dare qualche messaggio a questi ragazzi che, tra l’altro, erano tutti in regola dal punto di vista del soggiorno. Sono cose che fanno pensare – conclude il presule – ma questo non giustifica quanto accaduto: Soumaila Sacko probabilmente non c’entrava nulla con altri episodi criminosi avvenuti nella zona”.

CORBELLI: SI FACCIA GIUSTIZIA

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede che “si faccia luce e giustizia sulla barbara uccisione del giovane migrante e sindacalista del Mali”, denuncia “il silenzio su questo grave fatto di cronaca e la mancata visita, sino ad oggi, dei due ministri e capi politici dei rispettivi partiti, Lega e 5 Stelle, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e dello stesso Premier, Giuseppe Conte”.

Franco Corbelli
Franco Corbelli

Corbelli li invita “a intervenire e a recarsi subito a San Ferdinando, per rendersi conto della drammatica realtà. Il ministro degli Interni e segretario della Lega, Matteo Salvini, e il Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro, delle Politiche Sociali e capo politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, entrambi, anche vice presidenti del Consiglio, non hanno, al pari del Premier, Giuseppe Conte, sino a questo momento detto una sola parola sulla brutale esecuzione in Calabria del giovane migrante e sindacalista maliano, nè hanno pensato di far una visita nella tendopoli di San Ferdinando, afferma Corbelli. Hanno preferito, Salvini e Di Maio, continuare la campagna elettorale facendo ieri una serie di comizi nelle città siciliane dove si vota domenica. A San Ferdinando, come è noto, domenica non si vota! Chiedo ai due politici, che di fatto guidano il Governo, di dare un segnale concreto di solidarietà e di recarsi a San Ferdinando per avere contezza di quello che di gravissimo e’ accaduto e per rendersi conto della drammatica, disumana realtà nella quale sono costretti a sopravvivere migliaia di immigrati, sfruttati e adesso anche uccisi da ignoti killer”

SI: RICHIAMO ALLE NOSTRE RESPONSABILITA’

“Questa morte ci umilia, offende nel profondo i deboli e soprattutto ci richiama alle nostre responsabilita’”.

Angelo Broccolo
Angelo Broccolo

Lo sostiene il segretario regionale di Sinistra Italiana, Angelo Broccolo, con riferimento alla morte del migrante Sacko Soumaila, ucciso sabato sera a San Calogero. “Dobbiamo dircelo con chiarezza: alcune delle leggi e decreti più oscurantisti e a-solidali, in termini di immigrazione e di taglio ai diritti dei lavoratori portano nomi “progressisti”. I richiami fatui alla Costituzione – sostiene il segretario di Sinistra Italiana – sanno troppo di farisaica liturgia mentre negli anni appena trascorsi si sono inchiodate sulla croce della mercificazione i diritti umani e del lavoro. Questa morte ci umilia, offende nel profondo i deboli e soprattutto ci richiama alle nostre responsabilità. I silenzi continuano a generare mostri e l’indifferenza è complicità indiretta”.

LEU, DOPO 48 NESSUNA PAROLA DA SALVINI E DI MAIO

“Sono passate 48 ore e il Ministro dell’Interno non ha trovato nemmeno una parola da spendere soltanto perché era del Mali. E come lui neanche il ministro del Lavoro ha speso parole per questa tragedia. Eppure sono persone loquaci”, lo afferma il deputato di Leu Erasmo Palazzotto.

COLDIRETTI: ROMPERE LA CATENA DI SFRUTTAMENTO

 

PIETRO MOLINARI (COLDIRETTI)

“Devono continuare a comporsi i tasselli per sostituire alla “logica del ghetto” quello della “dignitosa ospitalita’ per i lavoratori”.

E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere cordoglio per la scomparsa di Soumaila Sacko.

“Vanno accertate al più presto le responsabilità ma – sottolinea la Coldiretti – bisogna anche lavorare sul piano strutturale per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei migranti legalmente presenti in Italia. In questa direzione – si fa rilevare – va la consegna e donazione di due container dotati di docce e spogliatoio al sindaco del comune di San Ferdinando (Reggio Calabria) e installati nel campo di prima accoglienza (la nuova tendopoli) grazie alla campagna svolta nelle piazze e Mercati di Campagna Amica da Coldiretti e FOCSIV abbiamo riso per una cosa seria. Un primo passo che – precisa la Coldiretti – va completato con interventi urgenti per ridare dignità ai lavoratori. Serve – conclude la Coldiretti – una azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per spezzare la catena dello sfruttamento che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera: dalla distribuzione all’industria che arriva a sottopagare i prodotti nelle campagne pochi centesimi”.