Aumenta la preoccupazione per la salute del mare. Nel 2017 sono state 17mila le infrazioni contestate, con un aumento dei danni dell’8,5%, in termini numerici oltre 46 al giorno.
E’ quanto emerge dal dossier di Legambiente ‘Mare Monstrum’, basato sul lavoro delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto e presentato oggi in occasione della partenza dell’imbarcazione ambientalista Goletta Verde.
Crescono dell’8% rispetto allo scorso anno anche le persone denunciate e arrestate, sono 19.564; cosi’ come i sequestri, arrivati a 4.776, che segnano una crescita significativa in termini percentuali del 25,4%.
Quasi il 50% dei reati si concentra nelle quattro regioni ormai per consuetudine considerate a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Sicilia,Calabria), e che insieme al Lazio sono anche quelle che dominano la classifica nazionale.
I reati più contestati sono quelli legati all’inquinamento delle acque e del suolo. Il dossier ‘Mare Monstrum’ “ci restituisce uno spaccato di illegalità purtroppo ancora troppo rilevante, a dimostrazione che contro i ‘nemici del mare’ e’ necessario alzare il livello, non solo della repressione dei reati, ma anche della vigilanza preventiva”, dichiara Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.
A livello regionale il primato assoluto di questa classifica negativa spetta alla Campania, che come l’anno precedente ha il record delle infrazioni, 2.715, ossia il 15,9% del totale, cosi’ come quello delle persone denunciate e quello dei sequestri. Al secondo posto c’e’ la Puglia, che scala una posizione rispetto al 2017, con il 12,3% dei reati, mentre scende di un gradino, ma resta sul podio, la Sicilia con il 12%.
Stabili, al quarto e quinto posto, ci sono il Lazio con il 10,3% e laCalabriacon l’8,7%. Seguono, con numeri non trascurabili, la Toscana e la Liguria, con il 7,6% dei reati, e la Sardegna, con il 6,3%. Il Molise scalza poi la Campania dal primo posto se si valuta il numero di reati per chilometro di costa, sommando ben 6,1 reati a chilometro (erano 5,8 nel 2017).
Tra le battaglie che saranno portate avanti durante il viaggio nel corso dell’estate da Goletta Verde c’è la messa al bando delle plastiche usa e getta e, in generale, la lotta al ‘marine litter’, una delle due più gravi emergenze ambientali globali insieme ai cambiamenti climatici. Secondo l’ultimo rapporto Beach Litter di Legambiente, solo sulle spiagge italiane il 31% dei rifiuti censiti è stato creato per essere gettato immediatamente o poco dopo il suo utilizzo.
Non solo plastica: parliamo di imballaggi di alimenti, carte dei dolciumi, bastoncini per la pulizia delle orecchie, assorbenti igienici, barattoli e latte alimentari, mozziconi di sigaretta. In particolare i rifiuti plastici usa e getta sono stati rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate, a dimostrazione della gravita’ del problema.