Autovelox dissequestrati, tutta la storia

La strana vicenda che ha colpito la società laBconsulenze

Tutti i dispositivi di rilevazione della velocità sequestrati alla società laBconsulenze nel mese di luglio sono stati dissequestrati perché perfettamente conformi alla normativa vigente e dunque nessuna truffa è stata effettuata ai danni dei contravventori. E’ quanto stabilito dal tribunale del Riesame di Cosenza nel provvedimento a firma del presidente del collegio giudicante Paola Lucente, unitamente ai giudici Marco Bilotta e Francesca De Vuono che ha accolto le tesi difensive dei legali della società.

Sono tornati, così, in funzione tutti i dispositivi con postazioni fisse per il rilevamento della velocità, sia media che puntuale presenti, tra gli altri, nei comuni di Cerignola, Francofonte, Carlentini, Roseto, Luzzi, Rovito, San Fili, Paola, Belvedere, Fuscaldo, San Lucido e lo scout speed installato su un mezzo della società e noleggiato dagli enti locali per il rilevamento delle infrazioni in movimento.

*I FATTI*
La vicenda giudiziaria nasce tra il 26 e il 27 luglio scorso, allorquando gli agenti della polizia stradale di Cosenza avevano proceduto al sequestro preventivo d’urgenza dei dispositivi per la misurazione della velocità media denominati “T-EXSPEED V. 2.0” e lo Scout speed usato per la misurazione delle infrazioni in modalità dinamica.
Per gli agenti di polizia giudiziaria, coordinati dalla procura di Cosenza, gli autovelox e i tutor – prodotti dalla società Kria Srl e commercializzati dalla società laBconsulenze – non sarebbero stati omologati con appositi decreti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ciò avrebbe comportato, dal loro punto di vista, la violazione dell’art. 192 comma 2 del codice della Strada. Gli investigatori, altresì, hanno ritenuto che non era corretta l’approvazione degli apparecchi semplicemente con i “decreti dirigenziali“. Il Riesame, tuttavia, ha ritenuto fondato il ricorso della difesa che ha, tra gli altri documenti, ha prodotto una nota del Mit-Direzione Generale per Sicurezza Stradale, dell’11 novembre che chiarisce che allo stato vi è equivalenza tra omologazione e autorizzazione.
Anche la stessa Cassazione con ordinanza n. 8964/2022 ha chiarito che ad oggi tutti i dispositivi di rilevazione della velocità sono soggetti alla sola approvazione.
Mentre il sequestro dello Scout Speed è nato dalla contestazione di aver installato il dispositivo su vetture private e prive di colori o segni istituzionali anziché su vetture della polizia municipale in modo tale da non renderli visibili agli utenti della strada.
Il legali hanno prodotto la documentazione che attestava come la postazione di controllo era resa visibile all’utenza attraverso appositi cartelli mobili posizionati prima del luogo del rilevamento e per ciascun senso di marcia controllato nonché il mezzo era adibito con barre magnetiche laterali anteriori e posteriori con la dicitura “polizia locale”, del lampeggiane e del dispositivo luminoso led indicante “il controllo elettronico della velocità” posizionato sul cruscotto anteriore.

*LE REAZIONI*

Tutte le Amministrazioni comunali clienti di laBconsulenze non hanno mai avuto dubbi sulla liceità delle installazioni e sulla rettitudine dell’amministratore unico della società che, giorno dopo giorno, è sempre stato l’interfaccia di sindaci, dirigenti comunali e comandanti della polizia locale. Significativo in tal senso il commento del sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea: “Accogliamo con soddisfazione l’ordinanza emessa dalla sezione penale del riesame delle misure cautelari del Tribunale di Cosenza, per quanto concerne il dissequestro del rilevatore di velocità denominato T-Expeed V.2.0. insistente sul nostro Comune. Con questa sentenza – sottolinea il primo cittadino – si chiarisce una vicenda che qualcuno aveva provato a strumentalizzare, quel qualcuno è stato prontamente smentito”.
“La priorità dell’amministrazione comunale rimane la sicurezza della persona. Non dovremmo nemmeno ricordarlo – conclude Middea – ma sul tratto di strada su cui abbiamo installato il tutor si sono registrati gravissimi incidenti”. Un controllo della sicurezza del territorio che ha subito un black-out lungo quaranta giorni.


*IL FUTURO*
Alla luce della sentenza tanti sono i dubbi che dovranno essere chiariti.
Se il problema era l’omologazione del dispositivo come mai l’imputazione, seppure solo provvisoria, è stata elevata solo a carico del legale rappresentante della laBconsulenze, senza la previsione di alcun concorso con la società produttrice Kria, che ha materialmente posto in essere le condotte oggetto di contestazione, né eventualmente con gli enti comunali beneficiari del reato?
Non per ultima la tempistica dei sequestri coincidente sia con il picco massimo di traffico sulle strade per via delle vacanze estive sia con la sospensione delle attività dei tribunali.
Resta al momento una certezza: il sequestro dei dispositivi ha arrecato notevoli danni economici alla società e agli Enti locali a causa della mancata elevazione dei verbali.
«Questi errori da solleone non sono tollerabili. Nelle sedi preposte a ciò chiederemo conto di chi questi errori ha volontariamente compiuto» scrivono ancora i legali della società. Dopotutto la sentenza è chiara:
“E’ fuor di dubbio l’affidamento che il Coscarella abbia potuto riporre nella legittimità della procedura di rilevazione della velocità, garantita dagli apparecchi commercializzati, che escluderebbe ictu oculi, anche in questa fase procedimentale la sussistenza dell’elemento psicologica del reato”.
In attesa che si faccia giustizia nelle sedi opportune per il danno subito, laBconsulenze continuerà ad operare come sempre fatto, in piena osservanza della normativa vigente, anche per questo si è dotata di un Modello Organizzativo e di Gestione conforme al D.Lgs 231/2001, con organismo di Vigilanza esterno.
Dal punto di vista commerciale, tante sono le novità, non per ultima l’adozione del nuovo T-EXSPEED, il primo dispositivo approvato per l’eccesso di velocità e il rilevamento del passaggio con semaforo rosso ed al contempo omologato per il controllo degli accessi (ZTL), basato come le sue versioni precedenti, sull’interpretazione delle immagini stereo e su tecnologie di ricostruzione 3D e rileva transiti bidirezionali e simultanei. Già approvato dal Ministero.

Vev