Ma qual è la reale situazione finanziaria del Comune di Rende?

L'ex assessore Iantorno chiede conto al sindaco: come procede il conto alla rovescia del predissesto?

Dopo otto anni abbondanti nei quali la questione finanziaria dell’Ente è stata l’argomento principale del dibattito politico rendese, stranamente, oggi, non è più oggetto di alcuna pubblica attenzione, trattazione e informazione.
È indubbio e di fondamentale importanza che qualsiasi ipotesi di rilancio della città di Rende passi dal conseguimento dell’obiettivo di risanamento: un default sarebbe inammissibile dopo tutto quanto è stato detto e fatto.
Eppure, il 2022 è l’anno di chiusura della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale che tanto cara è costata alla collettività rendese in termini di quantità e qualità dei servizi pubblici locali, oggi e da più tempo assolutamente insufficienti ed insoddisfacenti mentre in passato vanto e vero elemento di attrazione cittadina.
Eppure, il dissesto finanziario è stato argomento determinante, di certo più di altri per impatto sociale e clamore mediatico, dell’esito di ben due competizioni elettorali comunali a favore dell’attuale maggioranza di governo.
Si ricordino, al riguardo, gli scontri e le rivendicazioni, purtroppo solo verbali a memoria collettiva, su un diverso modo di intendere ed attuare la gestione della cosa pubblica non riscontrabile nei fatti dell’attualità rendese.
Stranamente, oggi, sul tema regna il silenzio, al contrario di argomentazioni politiche e amministrative del tutto strumentali, sterili nella sostanza, e trattazioni consiliari ad e contra personam.
Altrettanto strano è il fatto che il dirigente, l’unico con incarico pluriennale legato proprio al risanamento finanziario dell’Ente, abbia lasciato, ma solo formalmente già da qualche settimana, il suo posto in prossimità della scadenza naturale – legittimamente l’incerto per il certo in attesa però di buone novelle concorsuali.
Senza alcun intento polemico, anche per aver contribuito fattivamente al lavoro tecnico, amministrativo e politico in funzione del risanamento finanziario dell’Ente – si pensi per ultimo al risultato post monitoraggio della Corte dei Conti di gennaio 2020 -, si chiede agli organi istituzionali competenti, a cominciare dal Sindaco, di informare la città ed i cittadini sullo stato di salute dei conti pubblici rendesi e sulle prospettive di superamento della fase di predissesto ormai prossima a scadenza, 31 dicembre 2022 – 31 gennaio 2023 (articoli 243 bis – commi 5 e 5 bis e 243 quater – comma 6 del Testo Unico degli Enti Locali).
È doveroso, per responsabilità e trasparenza, comunicare alla comunità amministrata lo stato dell’arte di questo percorso tanto travagliato e così rendere utili e non vanificare i sacrifici che la stessa comunità ha dovuto sopportare e sostenere in questi lunghi anni.

Pierpaolo Iantorno
di RendeSì