
Aieta ritiene, però, che “La rottura dei rapporti tra il PD e l’intero schieramento che sostiene il sindaco Aita non tiene conto di nessuna di queste tre questioni. “Il bene della città – ha, infatti, aggiunto – è messo a dura prova da divisioni laceranti che saranno acuite nei giorni a venire, arrecando un danno irreparabile alla tenuta sociale. La ricostruzione di un ampio fronte riformista che si rivede nelle posizioni del governatore della Calabria Mario Oliverio è svanita, in quanto il Pd ha inteso privilegiare i propri rapporti con Area Democratica, la quale, con nettezza, chiarezza e coerenza ha dichiarato la propria appartenenza al centrodestra; svanisce, pure, la possibilità di ricucire i rapporti tra le forze riformiste che nel 2015 si sono divise”.
Ecco perché, concludendo il suo intervento, il consigliere regionale ed ex sindaco di Cetraro rinnova il suo appello. “Chiedo, pertanto, al segretario del Pd, Gaetano Bencivinni – ha, infatti, sottolineato – al quale ho già espresso personalmente la mia vicinanza per quanto accaduto al termine della riunione, di valutare l’ipotesi di riportare al centro della discussione la responsabilità che un grande partito democratico e riformista deve avere. L’appello è rivolto anche ai dirigenti del Partito Democratico e ad ogni singolo consigliere comunale, affinché prevalga la maturità necessaria al fine di realizzare i tre obiettivi che il Partito Democratico, nel primo incontro avuto con il sindaco di Cetraro, ha sancito solennemente. Personalmente mi assumerò le mie responsabilità per onorare gli impegni assunti”.
CLELIA ROVALE