Mistero La Regina, lascia (o è stato costretto a lasciare) la Dulbecco

Incarico all'Asl 6 di Roma per l'ex commissario dell'Asp di Cosenza chiamato a guidare dall'inizio la fusione dell'ospedale unico di Catanzaro

Un grande progetto in mani sicure, consolidate. Un passaggio che a suo tempo Roberto Occhiuto ha presentato così al circo mediatico. Con queste premesse orgogliose Vincenzo La Regina era arrivato a guidare dall’inizio la grande e pioneristica fusione dell’ospedale unico di Catanzaro, civile e universitario. Dulbecco il nome griffato. Un grande progetto nelle mani più sicure, il leit motiv. E con queste “note” La Regina è stato sostanzialmente fatto fuori dall’Asp di Cosenza, azienda che dirigeva da commissario prima di lasciare il campo ad Antonello Graziano. E a distanza di pochi mesi e di così tanta e mediatica presentazione ecco la “misteriosa” fuga di La Regina dalla stessa Dulbecco in virtù di un incarico all’Asl 6 di Roma.
Il comando di una delle tante e incasinate Asl di Roma al posto della regnanza del più ambizioso ospedale di Calabria.
La domanda sotterranea è infantile a questo punto. È andato via oppure è stato gentilmente e con “rilancio” fatto fuori?
Individuato a marzo, La Regina, e con largo anticipo quale traghettatore dell’azienda unica Renato Dulbecco, nata dalla fusione per incorporazione dei due ospedali cittadini, e poi riconfermato nel ruolo a luglio con la duplice benedizione del presidente della Regione e del rettore dell’Umg, pareva un punto fermo della sanità di Calabria.
Dopo aver ricoperto l’incarico di guidare la nuova azienda nella delicatissima fase di fusione esce di scena senza troppo clamore preparando il suo immediato trasferimento nel Lazio. È qui infatti che è stato nominato in qualità di direttore sanitario all’Asl Roma 6. In giornata il commissario straordinario Francesco Marchitelli ha licenziato una delibera designando il professionista lucano quale suo braccio destro anche a Roma.
A dirla tutta quello alla guida dell’azienda catanzarese era per Vincenzo La Regina un incarico a tempo, era chiaro più o meno a tutti Il suo destino strettamente legato al rinnovo del decreto Calabria che giungerà a scadenza il prossimo 31 dicembre. La Dulbecco rientra infatti tra le poche aziende per le quali non è ancora stato indetto l’avviso per l’individuazione di un direttore generale, come ad esempio già avvenuto per l’Asp di Cosenza e Reggio Calabria e ancora per l’Asp di Vibo Valentia, l’azienda ospedaliera di Cosenza e il Gom di Reggio Calabria, con procedure ancora in itinere.
Ma l’uscita di scena non era certo prevista in questa fase e con queste movenze. Segno più che evidente che qualche rapporto di forza deve essere mutato all’interno del risiko della sanità regionale. Che vive, come è noto, giornate e settimane intense. E non sono pochi in giro quelli che avanzano uno convincimento e cioè che La Regina, più o meno con rilancio, è stato “promosso” a Roma così come dall’Asp di Cosenza era stato “promosso” alla Dulbecco di Catanzaro…

F.R.