Segretario Irto, la Festa regionale dell’Unità del Pd è anche, forse mai come stavolta, un momento importante…
《Senza dubbio. Stavolta per il Pd è un evento dal grande significato politico, perché per il partito calabrese è un momento storico di ripartenza concreta. Lo dico lontanissimo da ogni stucchevole retorica. La Festa vedrà la partecipazione del segretario nazionale Schlein, di altri esponenti di primo piano del partito, di amministratori locali, intellettuali, professionisti e pezzi della società civile. Stiamo costruendo aggregazione e interesse partendo dai contenuti, dalle proposte, dal confronto, dalla piazza 》.
“Ripartenza” dice, ancora una? 《Guardi, per quanto considerato tra i partiti più anziani del Paese, il Pd, a tutti i livelli, continua ad essere e a rappresentare la sfida più affascinante e necessaria della politica italiana. Senza il Pd non si può, lo sanno tutti questo. Per primo il Pd, che non a caso continua a vivere evoluzioni e contaminazioni e anche momenti inevitabili di difficoltà》.
Quindi che cosa è il Pd “fotografato” oggi?《L’unico partito che tiene assieme e in civiltà le aspirazioni progressiste, riformiste ma anche le pulsioni della società più in difficoltà. Le sembra poco?》.
Se fosse vero no, però ci sono anche i Cinque stelle che provano a fare più o meno lo stesso mestiere.《Non è un nostro problema ciò che fanno i Cinquestelle. Né sono nostri avversari, ci mancherebbe altro》.
Quindi sono invitati alla Festa..? 《Ormai la provocazione non regge più, certo che lo sono. Tutti coloro che intendono costruire con noi un percorso di alternativa al potere di stampo fascista che governa il Paeae lo sono. A partire dai Cinquestelle, ovviamente. Il programma dell’evento funziona sempre così in tutto il Paese. Di fatto queste iniziative sono kermesse in tarda estate e non è semplice centellinare e certificare a priori le presenze come fosse il festival di Sanremo. Noi vogliamo dare sostanza, l’apparenza è delle destre》.
E il Pd in Calabria in che “foto” si fa ritrarre? 《Cantiere in movimento, come è nella natura del partito. Con un inedito, stavolta. Parte proprio dalla Calabria una sfida per tutta la classe dirigente del Paese. Guardi come è composto il partito qui, ora. Nuove energie a rappresentarlo negli organismi, abbiamo rinnovato tanto. E l’esperienza a guardar le spalle; tutti a collaborare, però. Perché è questa la novità. Le correnti qui hanno perso di significato, o si rema assieme o si muore. E lo stiamo facendo》.
Merito suo? 《Di un gruppo dirigente, un collettivo》.
Che periodo attraversa la Calabria? 《Ora i malati vivono sulla propria pelle la peggiore sanità della storia della regione. Inoltre vediamo tutti la più massiccia e al contempo inutile sovraesposizione mediatica del presidente e commissario Roberto Occhiuto, che giorno dopo giorno si allontana dalla Cittadella regionale e dai suoi problemi. Tra un po’ lo vedremo fare lui la giunta, in collegamento da uno studio televisivo, e gli altri, ininfluenti, al decimo piano del palazzo regionale. Tanto non serve nessuno per Occhiuto, né assessori né tantomeno consiglieri regionali. Come è del tutto evidente, fa solo finta di governare》.
Non le sembra di essere troppo strumentalmente severo? Serve questo al Pd? 《No, al Pd certamente sarebbe “servito” un presidente di Regione vero, avversario ma vero. Al lavoro per risolvere qualche grave problema dei calabresi, a partire dalla sanità. E invece ci ritroviamo la controfigura virtuale e mediatica di un presidente, mentre il governo regionale resta immobile a guardare, che addirittura determina la peggiore sanità della storia della Calabria. Ecco perché serve liberarsi alla svelta di una destra inconcludente ed incapace, da Roma a Catanzaro…》.
D.M.