Bancarotta Multiservizi, 8 arresti e 18 indagati: c’è anche Scopelliti

Ecco i nomi

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto operativo dei colleghi di Milano, Siena ed Agropoli – con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – dalle prime luci dell’alba hanno eseguito in Calabria, Campania, Toscana e Lombardia un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa, dal gip del Tribunale, nei confronti di 8 persone responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di bancarotta fraudolenta in quanto, quali titolari di cariche e/o qualifiche societarie, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, distraevano e dissipavano il patrimonio delle società “Multiservizi S.p.a.” e “Gestione Servizi Territoriale S.r.l.” (G.S.T. S.r.l.) in pregiudizio dei creditori, cagionandone dolosamente il fallimento.   Contestualmente è in corso d’esecuzione un “decreto di sequestro preventivo d’urgenza” che dispone il sequestro di somme di denaro per un valore complessivo di oltre 5 mln di euro.
C’è anche l’ex governatore e già sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti tra gli indagati (sono complessivamente 18) a piede libero dell’operazione denominata “Mala Gestio” scattata questa mattina in Calabria, Campania, Toscana e Lombardia che ha portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di otto persone responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di bancarotta fraudolenta.
Si tratta di Pietro Cozzupoli, Lauro Mamone, Giovanni Rocco Giuseppe Rechichi detto “Pino”, Antonino Rechichi, Giovanni Rechichi, Rosario Giovanni Rechichi, Maria Michelanhelo Tibaldi, Michele Tibaldi tutti finiti ai domiciliari.