La “confessione” video di Manna

l sindaco di Rende si smarca con dialettica moderna dalle domande elettorali su Oliverio e poi, più o meno consapevolmente, lo "investe" due volte: noi sindaci siamo gente concreta e questa interlocuzione con la Regione funziona

Sindaci che confidano a bassa voce impercettibili (e inconfessabili) dissidenze e sindaci che rileggono il copione dell’adunata e più o meno volontariamente la autenticano al quadrato. Sono i giorni che precedono l’assemblea delle fasce tricolori di Calabria a cui sta bene l’andazzo, l’interlocuzione con la Regione e con Mario Oliverio.

In principio fecit deus, il primo giorno 69, poi 202, poi 230 su 370 effettivamente in carica. Sottoscrizioni e adesioni all’adunata che è nata dai sindaci con la richiesta a Oliverio di prenderne parte e di prendere in considerazione, ovviamente, di poter reiterare questa esperienza collaborativa.

Questa interlocuzione che, a loro dire, funziona perchè per certi aspetti inedita e perchè rimette i municipi al centro della programmazione delle risorse. E va da sè che quando si arriva a 230 adesioni le bandiere di partito si strappano da sole perchè c’è un solo abito che viene quasi naturale indossare, quello del civismo (autentico però, “costretto” dalle fasce tricolori e non quello che deve aggirare gli elettori).

Dopo di che è un fiorire di interpretazioni raramente prive di malizia e di pregiudizi “industriali” perchè un dato si è imposto anche inaspettatamente sul finire dell’estate (che non finisce mai). Oliverio rientra al centro della scena e sono i sindaci a chiamarlo, riconoscendogli il “dono” dell’interlocuzione istituzionale, politica, funzionale, in taluni casi anche umana. 69, poi 200 e poi 230.

Altro non c’è nel documento di convocazione dell’assemblea e altro non chiedono le fasce tricolori al governatore invitato lunedì al T Hotel. “Solo” di poter proseguire il “dialogo”. Quando il cronista tv (Ten, video che pubblichiamo) chiede al sindaco di Rende Marcello Manna un “autenticazione” via etere della sua adesione alla ricandidatura di Oliverio lui, da penalista col pelo sullo stomaco, ci ha messo un attimo a uscire dall’angolo. Nessuna investitura e nessuna candidatura e nessuno ha parlato di elezioni.

Letta da qui, dice Manna, è una fake news, giusto per stare al passo con la modernità. Il documento che ho sottoscritto, giusto per sintetizzare il detto di Manna, chiedeva un autografo e una adesione alla convocazione di un’assemblea con Oliverio al centro e i sindaci attorno. Tema dell’adunata, continuare così. Proseguire in un funzionale dialogo tra Comuni e Regione, Rende compresa naturalmente e Manna lo sa bene visto che è proprio lui a ricordare in video il predissesto del municipio.

Didascalico Manna, freddo. Candidature ed elezioni sono fake, nessuno ne ha mai fatto cenno nel documento da sottoscrivere. Si chiede “solo” di andare avanti così, il dialogo funziona. Va bene, produce risultati. Ma non chiamatela investitura. Quando il sole è stanco e chiama la luna a dargli il cambio non pensa mai che è per l’eternità che dovrà farlo. Fa finta di illudersi che è solo per un giorno. Ma lo farà per sempre.

I.T.