Quando apre il dossier Calabria Salvini ha un asso nella manica…

È Cataldo Calabretta, giovane avvocato in carriera di Cirò e noto volto televisivo di Rai e Mediaset con il sogno del Sud migliore da esportare. Dentro e fuori lo schermo ci sta con la stessa disinvoltura con cui dà i giusti consigli a uomini e donne dello spettacolo. E del ministro è collaudato amico di famiglia...

A sinistra Elisa Isoardi con Cataldo Calabretta

Viene dalla terra del buon vino l’amico calabrese più “fidato” (e di famiglia) del ministro Salvini. Dalla costa dove sorge il sole per prima. Da dove conviene studiare sennò si “inciampa” anche se non basta per farcela. Devi avere altro dentro, molto altro e devi saper sognare. E di sogni, Cataldo Calabretta, sì che ne sta portando all’incasso. Eccome.

Giovane e brillante avvocato di Cirò, ma dire che è Roma come minimo la sua “base” è dire poco anche se è la “meglio” terra del Sud che immagina di rinchiudere in un gigantesco spot rivitalizzante per l’intero Paese.

Siamo ai suoi primi quarantanni, o pochissimo di più, e Calabretta ha già in bacheca la difesa civile di Schettino ed è docente universitario di Diritto dell’informazione. E già perché è l’informazione l’altro (se non il suo primo) vero amore. Passione per la cronaca nera e per lo stare “dentro la notizia” Calabretta è volto in costante ascesa delle ammiraglie tv nazionali e ha una prerogativa che spesso è stata negata agli altri.

Intervista Franceschini

Sta in tv e ci sa stare almeno quanto ci sa stare dietro e dentro nel senso che è quotato opinionista quando gli schermi sono accesi ma lo è anche di più forse quando Rai prima (e anche adesso…) e Mediaset devono prendere decisioni serie. Devono capire dove va l’informazione generalista. Dove e come acchiapparla e a chi e come offrirla.

Intervista Maroni

Calabretta è lì per questo e i suoi 41 anni dicono poco, se non in termini paradossali, a proposito della sua esperienza. È uno dei profili più ascoltati del momento e chi gli gira attorno non fa altro che ripetere che la modestia e il suo saper stare al suo posto lo faranno andare ancora più lontano. Conoscenza dei mezzi e del mezzo televisivo, giornalista “dentro”, passione per la stratificazione del talk televisivo e per la cronaca (con disinvolta chiave di lettura legale) alla portata di tutti. Lo star-system italiano lo ha ormai conquistato ma è davvero troppo presto per dire che è finita qui per Calabretta.

Le interviste a Franceschini, a Maroni, i reportage di cronaca Calabretta li fa scorrere in modo leggero ma non frivolo, c’è quello che ci deve essere e non quello che appesantisce. Oggi conduce con Alessia Ventura e Giorgio Mulè “Grand Tour d’Italia” su Mediaset. Quello che lui stesso chiama un «grande museo a cielo aperto, valorizziamolo» è il nostro Paese. E il Sud, il suo Sud, è il “museo” nel museo.

«Al Sud non siamo ancora capaci di valorizzare il patrimonio che abbiamo a disposizione – afferma -. Sono calabrese e la mia terra è ricca di storia legata alla Magna Graecia. Purtroppo, in tanti siti non c’è mai stata la giusta attenzione. L’Italia è uno dei Paesi più belli del mondo, un museo a cielo aperto, ma ci vorrebbero più professionalità nel settore turistico». Amico da tempo della Gregoraci, della Morise, oggi più che mai di Elisa Isordi e di Matteo Salvini. Un amico e confidente di famiglia, come minimo. E quando si entra in queste sfere siamo al confine tra l’intimità e la politica, che spesso e volentieri resta fuori la porta. Anche se è chiaro che se ha un dubbio sul “dossier Calabria”, il ministro, sa a chi chiamare e chiedere un consiglio…

 

                                                                                                          I.T.