
E’ scattata nelle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 28 arresti (15 in carcere e 13 agli arresti domiciliari) e 8 ordinanze di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine collegata e funzionale alle attivita’ della ‘ndrangheta; associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; nonche’ di un’ampia serie di delitti in materia di detenzione e porto illegale di armi clandestine, fra cui pistole, fucili mitragliatori e armi da guerra con relativo munizionamento, e di coltivazione di numerose piantagioni di canapa indiana e cessione di droga, prevalentemente hashish e marijuana.
“Arma Cunctis” e’ il nome che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno (RC) hanno dato all’operazione nel corso della quale, durante la notte, sono state eseguite anche numerose perquisizioni. L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria avrebbe consentito di individuare l’assetto organizzativo e l’operativita’ di una pericolosa struttura criminale di cui farebbero parte, tra gli atri, Bruno e Francesco Filippone, ritenuti vicini alla cosca Commisso di Siderno, e Domenico e Giuseppe Zucco della cosca Cataldo di Locri (RC)
L’organizzazione, secondo gli inquirenti, nell’area della Locride e in altre parti della provincia di Reggio Calabria, un impressionante traffico di armi clandestine. Sarebbero stati ricostruiti i ruoli degli indagati all’interno della compagine criminale al cui vertice sarebbero stati Antonio Lizzi, Giuseppe Arilli e Bruno Filippone con Maurizio Napoli e Giorgio Timpani in posizione apicale con il ruolo di fornitori. Gli altri indagati sarebbero stati in posizione subordinata, in qualita’ di collaboratori, corrieri, intermediari tra venditori e acquirenti.
Nel corso delle attivita’ investigative gli inquirenti hanno sequestrato fucili e pistole con numeri di matricola cancellati. L’inchiesta rivelerrebbe come elementi contigui alla cosca Commisso e appartenenti alla cosca Cataldo, strutturati in una temibile consorteria criminale, abbiano avuto la capacita’ di gestire il traffico di centinaia di armi micidiali di ogni genere e calibro, fra cui i famigerati fucili mitragliatori AK 47 Kalashnikov, pistole calibro 9 luger, Walter PPK, calibro 44 magnum. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ stamane alle ore 11 nella Questura di Reggio Calabria.
Le misure cautelari sono state eseguite nella provincia di Reggio Calabria con la collaborazione dei commissariati di Cittanova, Polistena, Cittanova e Bovalino e dei Reparti Prevenzione Criminale della Polizia di Stato “Calabria” di Siderno, Vibo Valentia e Cosenza. Una persona e’ stata arresta a Vazzano (VV) dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia. L’organizzazione criminale era dedita al traffico clandestino di armi da fuoco cedute a terzi per la commissione di reati di ogni specie, fra cui fucili mitragliatori AK 47 Kalashnikov e pistole calibro 9 Luger, Walter PPK e di altra tipologia, nonche’ cartucce calibro 38, 44 magnum e 9 Luger. Allo stesso tempo, e’ stata documentata l’esistenza di un vasto traffico di marijuana. L’intensificazione del monitoraggio di alcuni personaggi legati alla famiglia Commisso di Siderno (RC), unitamente ad altri vicini alla famiglia Zucco-Cataldo di Locri (RC) ha fatto emergere che i loro interessi ruotavano attorno al mercato clandestino di armi. Le intercettazioni sono state quindi estese a carico di Giuseppe Arilli di Locri (RC) e Antonio Lizzi di Siderno (RC), indicato come trafficante di armi e droga, promotore ed organizzatore del sodalizio criminale che aveva la sue ramificazioni a Siderno, nella piana di Gioia Tauro, nonche’ nelle zone di Plati’ (RC) e San Luca (RC).
Le attivita’ tecniche hanno poi permesso di identificare altri sodali del traffico di armi nei fratelli Bruno e Francesco Filippone, coadiuvati negli affari illeciti dai fratelli Scott e Samuel Zimbalatti, Francesco Borgese, Pietro Panaja, Vincenzo Bruzzese, Maurizio Calautti. Numerosi sono stati i sequestri di armi che hanno consentito l’identificazione di alcuni degli indagati. Inoltre, nel corso delle attivita’ tecniche, sono stati intercettati dialoghi nel corso dei quali gli indagati parlavano delle armi oggetto del traffico, indicandone la tipologia, talvolta esibendo un campionario di “25 pezzi”, “8 pezzi”; munizionamento ed accessori di vario tipo “calibro 12 marca Fiocchi”, “calibro 12 marca Nobel”, “strozzatori per cal.12”, “marca Beretta” e “caricatore”. I fratelli Filippone sono ritenuti vicini alla ‘ndrina di contrada Donisi della cosca Commisso di Siderno, mentre i fratelli Domenico e Giuseppe Zucco (57 anni), sarebbero appartenenti alla cosca Cataldo di Locri.
Ad alcuni indagati e’ contestato il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e marijuana e, in particolare, ad Antonio Lizzi e Bruno Filippone viene attribuito il ruolo di capi dell’associazione e quello di partecipi a Francesco Catanzariti , Antonio Filippone, Michele e Domenico Romeo . Nel corso di intercettazioni, gli indagati facevano riferimento a “piantagioni” e ai ricavi mensili di “otto diecimila ogni due mesi”.
GLI ARRESTATI
Custodia cautelare in carcere:
Bruno Filippone, Siderno 1983; Domenico Filippone “il Geometra”, Siderno 1958; Antonio Lizzi, Locri 1973; Giuseppe Arilli, Locri 1972; Maurizio Napoli, Taurianova 1972; Roberto Pianta, Sidrno 1979; Vincenzo Tassone, Camini 1965; Giorgio Timpano, San Giorgio Morgeto 1974; Samuel William Alessandro Zimbalatti, Catanzaro 1990; Francesco Catanzariti, Locri 1980; Antonio Filippone, Antonimina 1967; Michele Romeo, Locri 1975; Rocco Bennici, Locri 1975; Domenico Zucco, Locri 1982; Giuseppe Zucco, Locri 1961.
Arresti domiciliari:
Bruno Aversa, Locri 1967; Francesco Borghese “U Carogna”, Siderno 1981; Giuseppe Cherubino “Popi”, Sidrno 1984; Antonio Corrado, Serra San Bruno 1985; Francesco Filippone, Siderno 1981; Antonio Marando, Locri 1990; Pietro Panaja, Locri 1988; Giuseppe Domenico Rinarello, Canberra (Australia) 1995; Fabio Romanello, Locri 1991; Francesco Vitale, Siderno 1986; Antonia Rullo, Locri 1960; Francesco Tigani, Cinquefrondi 1954; Giuseppe Zucco, Locri 1976. Obbligo di presentazione: Cosimo Futia, “Shuter”, Siderno 1977; Francesco Giorgi, Locri 1974; Vincenzo Grasso, San Luca 1957; Pino Lombardo, Locri 1984; Domenico Manno, Siderno 1986; Elena Musco, Roma 1969; Domenico Pelle, Locri 1968; Giuseppe Pizzata, Locri 1970.