I porti dell’era Salvini. Ferrara: non è questione di chiuderli, serve solidarietà reale

L'eurodeputata Cinquestelle: Il vero guaio l'ha combinato Renzi che Minniti ha provato a correggere. Santelli: il ministro degli Interni ha fatto benissimo. Magorno: la gente disperata si aiuta, non si abbandona

I porti che Salvini ha “chiuso” e che non poteva neanche chiudere, a ben vedere, visto che il dicastero responsabile è quello delle Infrastrutture (Toninelli, Cinquestelle). E siamo al bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Solidarietà comunque, e quindi Salvini ha sbagliato. Oppure ha fatto bene ad alzare la voce, visto che per la prima volta la Spagna ha aperto i suoi di porti. Abbiamo chiesto a Laura Ferrara (eurodeputata Cinquestelle), Jole Santelli (deputata di Forza Italia) e al senatore Ernesto Magorno (Pd) il loro pensiero.

“Non è questione di chiudere i porti oggi o per sempre, ma  semplicemente di procedere ad una solidarietà reale, effettiva, regolamentata da parte di tutti i Paesi dell’Unione europea, perché è

emerso che tutta questa solidarietà in Europa manca. Il nostro Paese –   afferma –  l’eurodeputata Cinquestelle –  è stato abbandonato a sé stesso nella gestione dei flussi migratori in tutto il Mediterraneo. I costi crescenti dell’accoglienza e i numeri da record degli sbarchi di questi anni sono la prova di quello che affermo”.

“Un anno fa, incontrando insieme a Luigi Di Maio al Parlamento europeo il direttore di Frontex, ci fu detto chiaramente che – ricorda Ferrara –  non c’era la disponibilità di altri Paesi europei ad accogliere i migranti soccorsi nel Mediterraneo. Per primi abbiamo denunciato l’accordo Triton firmato da Renzi che prevedeva l’approdo nei soli porti italiani delle navi che soccorrevano i migranti. Minnti lo ha rinegoziato con Frontex lo scorso mese di febbraio dandoci di fatto ragione”. “Dobbiamo rinegoziare in Europa le regole dell’accoglienza e non solo per i cittadini italiani che hanno votato il nostro programma in cui è esplicito l’obiettivo “Sbarchi zero”, ma anche – sottolinea l’eurodeputata –  e soprattutto per salvaguardare tantissimi migranti schiavizzati dalle mafie e da trafficanti aguzzini”.

“Le cose in Italia sono cambiate. Siamo passati da un Governo che per via delle speculazioni interne (“Business dell’immigrazione SPA”) ha accettato di prendersi carico di un fenomeno globale a un Governo rappresentativo degli interessi dell’Italia che fa presente che le responsabilità sono in capo a tutti i Paesi dell’Unione europea”. Conclude Laura Ferrara.

Usa parole più dure invece Jole Santelli (Forza Italia) convinta sostenitrice della linea Salvini.

” Per anni Francia e Spagna hanno chiuso – ricorda –  i porti lasciando l’Italia sola dinanzi all’emergenza. Era necessario mettere in atto una minaccia che rammento anche il Ministro Minniti fece ma poi non attuó”.

Ipercritico invece il senatore Pd, Ernesto Magorno. “Il futuro è di costruisce i ponti non di chi innalza muri alzando la voce contro chi è in difficoltà. Quella di Salvini non è una vittoria, perché i deboli non si combattono, si aiutano. Il vero vincitore è il premier spagnolo Sanchez del partito Socialista, uno di noi. Come ha detto Matteo Renzi i noi siamo un’altra cosa”.