Conto alla rovescia per Scura? Cinquestelle lavora al “cambio”

Prende corpo l’ipotesi di una sostituzione del commissario alla sanità in uno dei prossimi Cdm. L’orientamento del governo sarebbe questo ma il clima resta tesissimo

Peggiore esordio “grillino” nella stanza dei bottoni della salute (è loro il ministro di competenza) non poteva esserci in termini di tensione e clima “iperattivo” in giro. Uno su tutti di perimetro, manco a dirlo, quello conterraneo con la regione nel pieno di un piano di rientro dal quale, parole di Scura, non se ne può uscire prima di tre anni (il livello dei Lea è quello che è, il pareggio di bilancio per due anni consecutivi manco a parlarne). Non solo. Il clima conterraneo è letteralmente esplosivo perché dal 4 giugno tutte le prestazioni (per le aziende che non hanno firmato i contratti con le Asp) sono a pagamento e ci sono lavoratori in giro che non vengono pagati da 11 mesi, con l’incubo di una stagione di licenziamenti colletivi sullo sfondo (almeno un migliaio).

Lontana a livello preistorico la stagione delle “catene” minacciate da Oliverio, se quello che lui immaginava essere un governo amico (Gentiloni) non gli avesse tolto dai piedi il commissariamento e in seconda istanza almeno Scura. Catene da allora non se ne sono mai viste e non solo uscire dal commissariamento è diventata pratica verbale risibile quanto Scura, inteso come commissario in capo, è stato più chiaro del solito in avvio della nuova stagione di potere gialloverde: occorrono con questi numeri altri tre anni di commissariamento.

Con questo clima sul campo, questo scenario sullo sfondo, questi numeri e dimenticando alla svelta le “catene” che poi Oliverio non ha mai usato per mostrarsi a Palazzo Chigi i nuovi inquilini del potere, per l’appunto, stanno studiando il “caso” Calabria. Sono proprio i Cinquestelle quelli che hanno, inevitabilmente, la pratica in mano. E al netto algebrico di un commissariamento che non può essere concluso e chissà per quanto tempo ancora sta prendendo corpo l’unico elemento nuovo che potrebbe contraddistinguere un cambio di gestione politica. La nomina di un nuovo commissario da portare all’incasso in uno dei prossimi Cdm in scaletta. Non è chiaro di preciso quando il Consiglio dei ministro affronterà la cosa. Ma, stando alle fonti in nostro possesso, l’orientamento del governo questo dovrebbe essere. Un nome nuovo al posto di Scura. Il che non significa, probabilmente, bocciare una linea e premiarne un’altra. Ma provare a svoltare, a offrire il senso anche epidermico di un cambiamento anche se la situazione complessiva resta molto delicata.

                                                                                                                                                           r.c.